Baku è la capitale dell’Azerbaigian ed è il porto più grande non solo del Paese, ma anche di tutto il Caucaso; è ritenuta tra le più antiche e grandi città dell’Oriente.

Urbanisticamente si compone di tre parti principali: il centro, la vecchia Città Murata, estesa sul territorio di 21,5 ettari, e la parte della città costruita durante l’epoca sovietica.

A livello culturale, ha una vita molto intensa; la città infatti, è nota per il teatro, l’opera e il balletto che hanno un ricco programma che dà spazio tanto alla cultura locale quanto alle influenze internazionali.

Nel dicembre del 2000, la Città Vecchia, il Palazzo degli Shirvanshah e la Torre della Vergine sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità.

L’economia cittadina si fonda da secoli sullo sfruttamento dei giacimenti petroliferi. L’esistenza del petrolio è infatti nota dall’VIII secolo e, a partire dal XV secolo, venne utilizzato per l’illuminazione grazie a sorgenti che affioravano in superficie. Nel 1848, venne effettuata la prima trivellazione al mondo, mentre lo sfruttamento economico dei giacimenti iniziò solo nel 1872. Già all’inizio del XX secolo l’area petrolifera di Baku era la più grande del mondo e riusciva a rispondere a oltre la metà del fabbisogno mondiale. Alla fine del secolo però i giacimenti terrestri si esaurirono e si dovette passare allo sfruttamento di quelli marini sul Mar Caspio. Oggi l’economia del petrolio di Baku sta vivendo la sua rinascita.

Al nuovo sviluppo dell’economia petrolifera è legato un vero e proprio boom dell’edilizia che ha cambiato il volto urbano della città, trasformando la vecchia città sovietica in un hub dei grattacieli. Oggi Baku è una città avveniristica che non dimentica il suo passato glorioso e nonostante le numerose critiche nei confronti di una mancata pianificazione urbana o un piano generale di sviluppo per la città, il Comune sta effettuando la ristrutturazione diffusa di vecchi edifici, viali e parchi, ponendosi come punto di riferimento per la rigenerazione urbana.

In una città del genere il turismo è ovviamente una delle voci principali per l’economia: i visitatori stranieri infatti non sono solo attratti dalle bellezze architettoniche, ma anche dalle strutture balneari lungo la costa (che hanno visto un incredibile sviluppo negli ultimi anni), dalla Riserva Statale di Qobustan, con i suoi graffiti preistorici e vulcani di fango, e la produzione di tappeti.

Se volete scoprire la città e far conoscere la vostra azienda turistica ai principali tour operator del Paese, volate con noi per la 49ª edizione dell’Italian Travel Workshop, registrandovi a questo link.