Negli ultimi anni il turismo britannico verso l’estero ha fatto registrare un’accelerazione significativa, aumentando di circa il 20% sia per quanto riguarda il numero di visite che per spese effettuate.

Questa crescita ha influenzato positivamente anche la presenza di turisti provenienti dal Regno Unito nel nostro Paese. L’Italia assorbe infatti più di 3,5  Mln di visitatori britannici che decidono di viaggiare fuori dal loro paese d’origine. Non solo, questa fetta di mercato è aumentata notevolmente negli ultimi anni – circa il 20% – facendo salire il Bel Paese al terzo posto nella classifica delle mete preferite dai turisti britannici, preceduta da Spagna – che rimane la destinazione più richiesta – e Francia. Nella mappa italiana, le regioni più visitate sono il Veneto, il Lazio e la Lombardia.

Nelle preferenze dei turisti provenienti dal Regno Unito il punto di forza italiano rispetto ai principali concorrenti è la diversificazione dell’offerta: dalla cultura (e qui le città d’arte la fanno da padrona), alle località marittime, passando all’emergente turismo naturalistico che spazia dalle vacanze in montagna – tanto d’inverno quanto d’estate – alle visite nei parchi nazionali. Oltre alle classiche destinazioni si registra un aumento delle nuove attività, come il golf, gli itinerari enogastronomici, i corsi di cucina, il cicloturismo: un’esperienza indelebile nella mente del turista.

Proprio per questo assume una grande importanza strategica la cinquantacinquesima tappa dell’Italian Travel Workshop – il nostro format pensato per mettere in contatto i tour operator stranieri con le aziende turistiche italiane – del 6 novembre a Londra.

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